Pubblicato inRacconti&Poesie
Agapornis
L'odore delle persone che passano ha sempre un che di malinconico Che cosa vogliono comunicarmi, quali algoritmi codificano i vostri feromoni artificiali da formiche meccaniche?
Ordinaria amministrazione
Era nel suo ufficio: tutto il contesto suggeriva che avrebbe dovuto lavorare, e invece si ritrovava in mano un pesce enorme oblungo e viscido, così viscido che continuava a scivolargli dalle dita. Il pescione stava appoggiato sulla sua scrivania, in mezzo alle graffette e ai fogli volanti. Era abbastanza sicuro…
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Vita di Ludovico Cantiello, piccionatore
Tutto era iniziato con una piccola macchiolina bianca quasi perfettamente sferica, incrostata al centro di una mattonella del suo balcone. Quel mattino lo ricordava bene: aveva aperto la porta-finestra che collegava la sua camera da letto al terrazzo e poi quella appena antistante. Quando aveva dovuto arredare casa aveva espressamente…
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Tutto il tempo del mondo
Mettiamo caso che hai diciassette anni, i muscoli tonici e nervosi pronti a scattare sotto la maglietta rossa che hai comprato a un concerto e che ti rende molto orgoglioso, anche se cerchi di non darlo a vedere. Sono i primi di giugno, la scuola sta per diventare un ricordo…
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Istruzioni per smaltire una sbornia
Era arrivato in paese che il sole era già calato, la luce scolorava lasciando incrostazioni sulle cose. Gli oggetti si facevano sempre più opachi, perdevano i loro contorni. Aveva preso il treno alla cieca, in preda a un’angoscia che non riusciva bene a spiegarsi. Dopo tre ore, e una sequenza…
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Ritardo
Gli capita spesso di pensare alle vite dei pesci, ai tentativi di fuga mai applicati. I nuovi regionali veloci garantiscono una puntualità del 95%, pressoché totale. Gli scompartimenti sono insonorizzati, scivolano sulle rotaie come se fossero d’olio. L’habitat è ospitale, ma come distaccato dalla realtà circostante. Ci sono frammenti di…
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Qualcosa che brucia
La cute che riveste le labbra è una patina molto sottile, solo poche cellule addossate l’una all’altra a proteggere la mucosa sottostante. La maggioranza di queste cellule, come in quasi tutto il resto della superficie corporea, è cheratinizzata. Morta. Questo fatto l'ha sempre colpita: ciò che vediamo di ogni persona…
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Il movimento ascensionale dei piumini
Nel quartiere di Lambrate, a Milano, c’è una casa uguale a tante altre che sporge a strapiombo sulla linea ferroviaria. La facciata è talmente vecchia e ingrigita dallo smog da aver preso un colore completamente diverso da quello iniziale, che ormai nemmeno i più anziani del palazzo ricordano più.
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Storia di una bambina che non voleva parlare
Da qualche tempo aveva iniziato a frullarle nella testa una domanda sul Mondo, della quale non riusciva proprio a venire a capo. Aveva sempre visto le cose stagliarsi nitide e ferme nella realtà, con contorni netti, quasi come fossero state scolpiti nel nulla da una mano esperta. Ogni oggetto aveva…
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Sui benefici terapeutici degli ipermercati
Un professore di Filosofia era entrato in depressione. Un giorno come tanti aveva preso la metropolitana, raggiunto l’Università Statale di Milano e si era seduto alla solita cattedra dell’aula 211, dalla quale tre volte a settimana, ogni semestre, insegnava la sua materia. L’aula era abbastanza grande, una specie di anfiteatro…
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Rimedi per l’insonnia
Al principio era Dio e nient’altro. Tutto era Dio, e Dio era tutto. Non esistevano gli alberi, l’odore delle candele che bruciano, il brivido della pelle quando si fa l’amore e una miriade di altre cose cui siamo ormai abituati. Ovviamente risulta difficile, per noi mortali, pensare ad un Essere…
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Lo stadio dello specchio
Gli abitanti di Piacenza sono asserragliati all’interno dell’angusta cerchia delle mura medievali. Il vicino fiume Po è diventato un confine invalicabile. I ponti che univano la parte settentrionale della città alla Lombardia sono stati demoliti, e dove un tempo sorgevano le società di canottaggio ora sorgono torrette per gli avvistamenti,…
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Catch and release
Il Luccio osservava il mondo dal suo stagno, o almeno quella piccola porzione del mondo che riusciva a percepire. Viveva in quel posto da tempo immemore, da quando una mano di bambino lo aveva gettato nell’acqua fangosa, da quando era poco più che un uovo appena dischiuso.
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L’infinito
La demolizione era avvenuta come previsto alle ore 14.01 e tutto si era svolto secondo i piani. Un lavoro da manuale. I piloni di cemento armato si erano accartocciati come fogli di stagnola, trascinandosi con sé lo scheletro in muratura del gigantesco animale morente.
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La città vista dal basso
La città in agosto sembra un tumore maligno. Ti ruba l’ossigeno, il sangue, nasconde il cielo dietro una patina di calore e smog. Persino camminare diventa un tormento: uno cerca di andare avanti ma il bitume appiccicoso, il sudore, l’afa e le macchine fanno di tutto per renderti la vita…
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